Riqualificazioni stradali

Ancora una volta PAT PROGETTAZIONE AMBIENTE TECNOLOGIE al fianco di Anas (Gruppo FS Italiane) nell’opera di adeguamento del nostro patrimonio infrastrutturale. La nostra società torna infatti a collaborare con la prima stazione appaltante stradale del Paese nell’ambito della progettazione di una serie di interventi che si inseriscono in un contesto di forte attualità: quello della riqualificazione delle nostre reti di mobilità.

Il primo, sotto la Struttura territoriale del Lazio, consisterà nell’adeguamento sismico del viadotto Scandarello, ubicato al km 132+635 della SS 4 Salaria, nel territorio comunale di Amatrice, provincia di Rieti (PAT PROGETTAZIONE AMBIENTE TECNOLOGIE, in passato, aveva già curato per la stessa opera la progettazione esecutiva di alcuni interventi di manutenzione straordinaria che comprendevano, oltre ai ripristini corticali, la riqualifica di barriere di sicurezza, il rifacimento dei cordoli e della parte esterna della soletta, la sostituzione giunti, il rifacimento dell’impermeabilizzazione e della pavimentazione stradale nonché la sistemazione idraulica).

Ulteriori interventi (due, nello specifico) sono invece inclusi nel Piano di rientro strade di Anas e riguardano la manutenzione programmata di alcuni tratti (tra cui lungo la SS 296 Via della Scafa) ora in gestione alla Struttura territoriale Anas del Lazio e, più nel dettaglio, l’attività di sostituzione e parziale adeguamento di barriere di sicurezza (l’attività specifica di PAT è la progettazione esecutiva).

La seconda tranche del Piano di rientro strade dalle amministrazioni locali – ricordiamolo – è stata presentata da Anas proprio all’inizio di questo mese di aprile 2021. Uniti ai trasferimenti della prima tranche, che risale alla fine del 2018, le “new entry” porteranno la rete gestita da Anas a superare i 32mila km complessivi.

A fine 2018 erano già rientrati nella gestione di Anas 3.513 km di strade ex statali, regionali e provinciali, con 1.619 ponti e viadotti e 123 gallerie. La seconda, nuova fase ha portato sotto la gestione di Via Mozambano circa 300 km ulteriori di arterie, con 1.300 ponti subito inseriti nel programma Bridge Management System (cicli di monitoraggio e ispezioni).

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