Un progetto di potenziamento ferroviario che va a ricadere in un contesto fortemente popolato da infrastrutture di trasporto (dall’Autostrada A15 alla SS1 Aurelia) e che, tra le sue pieghe, coniuga l’innesto di nuove soluzioni di mitigazione acustica con esigenze di conservazione dell’esistente, pensiamo per esempio alle linee TE (Tensione Elettrica).
Ci occupiamo, nello specifico, della progettazione esecutiva di vari tratti di barriere antirumore nel Comune di Vezzano Ligure (SP), effettuata da PAT PROGETTAZIONE AMBIENTE TECNOLOGIE nell’ambito di un intervento RFI Rete Ferroviaria Italiana lungo la linea Parma-La Spezia, detta anche Pontremolese.
Per evitare il rifacimento della TE lungo tutto il tratto di linea oggetto dell’intervento, come accennato, il posizionamento delle barriere antirumore è stato previsto assicurando una distanza minima tra i pali esistenti della TE e il limite del dispositivo acustico pari a 25 cm. In più, per garantire la possibilità di un futuro rifacimento della TE stessa, le distanze minime considerate tra il limite della barriera e l’asse del binario vicino sono risultate pari a 3,62 o 3,67 m in base alle diverse altezze.
Laddove gli spazi a disposizione non consentivano l’installazione della tipologia di barriera principale individuata, è stata impiegata un’altra tipologia di dispositivo, indicata come “Tipo 2”, consistente nell’installazione di pannelli metallici su muri di sostegno verticali attraverso profilati verticali HEB.
In corrispondenza dei sottovia esistenti, infine, per garantire la continuità dell’intervento, sono state studiate particolari soluzioni di scavalco per esempio mediante una struttura a portale in conglomerato cementizio armato su cui sono installate barriere antirumore tipo BA SC su opera d’arte, al fine di limitare l’ingombro degli spazi e realizzare una struttura meno impattante.
Il sistema barriera principale individuato si compone di basi prefabbricate in calcestruzzo armato con classe di resistenza C35/45 costituite da un modulo strutturale portante dotato di “dente” inferiore da inghisare con getto di malta tipo Emaco nel bicchiere predisposto nella fondazione e di un modulo di tamponamento da posizionare tra le basi, in appoggio al cordolo di fondazione. In testa, centralmente rispetto alla base portante, viene predisposto l’ancoraggio dei montanti metallici della parte in elevazione costituiti da profili HE dotati sul lato posteriore di profili architettonici tubolari e tondi. Completano il sistema barriera pannelli antirumore opachi.
Per le opere di sostegno delle barriere tipo 2A e 2B, è stata prevista la predisposizione di un rivestimento fonoassorbente sul lato dei muri prospiciente la linea con pannelli in legno mineralizzato, un materiale ottenuto legando il cemento a legno prevalentemente riciclato.
Nel tratto adiacente a via Cantarana (tipo 2B) è stata infine prevista l’installazione di un profilo redirettivo omologato cosiddetto “salvagalleria”, finalizzato a impedire l’urto dei veicoli sulla struttura del muro. Tra le caratteristiche del dispositivo: classe di contenimento H2, larghezza operativa di classe W1 (60 cm), ASI B per garantire la funzione di reindirizzo del veicolo in carreggiata in modo morbido e sicuro per i passeggeri.